Il punto della settimana finanziaria del 03/09/2021

Buona domenica a tutti! 

Il tono degli indici azionari internazionali è stato all’insegna della continuità rispetto all’ottava precedente, con un progresso dell’indice MSCI World di circa un punto percentuale, tonico l’indice Nasdaq (+1,5%) che già in realtà nell’ultima fase aveva mostrato di avere nelle corde un buon slancio, grazie soprattutto alla continuità di risultati dei propri campioni di capitalizzazione, Apple in primis. La stessa tonicità è stata mostrata anche dai comparti legati all’innovazione tecnologica (robotica, health care tech, gaming, blockchain), confermando la buona forza dei settori Growth rispetto a quelli Value. La forza relativa in apprezzamento dell’indice tecnologico americano è legato all’onda lunga delle parole del presidente Jerome Powell che, nel simposio di Jackson Hole, aveva eliminato una parte delle spigolature scomode per i mercati finanziari (data di inizio del tapering e tempistiche per un successivo ritocco del costo del denaro). Una presa di posizione che è servita per una distensione generale, rinviando di fatto ulteriori considerazioni alla successiva riunione della Federal Reserve il 21/22 settembre. In questo contesto l’Europa non è riuscita a seguire gli indici USA (best performer FTSE Mib con un risicato +0,2%) ma un netto recupero, decisamente più significativo, è arrivato dal mercato giapponese (+5,4%), in rimbalzo tecnico ma anche supportato dalla decisione di non ricandidarsi dell’attuale premier Suga, in un trend di calo di gradimento costante per la gestione dell’emergenza Covid. Tono decisamente positivo invece per tutta l’area asiatica: l’India mantiene un trend invidiabile (+23% da inizio anno) mentre gli indici cinesi hanno concluso l’ottava con progressi tra il 3% - 4%.  A livello grafico restano ben impostati gli indici americani , meno forti sembrano le dinamiche europee , mentre da seguire il tentativo di rimbalzo della Cina.

In risalita l’oro (1.828, +0,6%) grazie soprattutto all’indebolimento del dollaro.

I mercati fino alla prossima riunione della FED in calendario per il 21 e 22 settembre, difficilmente troveranno una direzione precisa.

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