Il punto della settimana finanziaria del 05/11/2021
Buona sera a tutti, scusate il ritardo.
L’andamento settimanale dei mercati azionari è stato all’insegna di ulteriore positività nel trend di breve, confermando quindi quanto visto nelle precedenti ottave. Il movimento di recupero dai minimi fissati dall’S&P 500 a fine settembre (area 4.300) non si è limitato a recuperare il livello top provvisorio di fine agosto (quota 4.550) ma si è esteso con una improvvisa accelerazione. Nel giro, infatti, di poche sedute il principale indice americano ha messo la ‘bandierina’ ai 4.600 e poi, successivamente, anche all’obiettivo dei 4.700 punti. Una accelerazione che conferma l’eccellente stato di salute del trend rialzista e un sentiment degli operatori che ha trovato via via sempre più conferme. Diversi i fattori di mercato che hanno concorso a questa impostazione positiva di breve per gli indici USA: dalla stagione delle trimestrali USA uscite con un buon tono degli utili, alla lettura positiva che gli investitori hanno tratto dalla riunione della Federal Reserve, fino alle notizie in macroeconomico e nell’ambito sanitario. Settimana di ottimo recupero per i titoli di stato, con una ampia distensione generalizzata a livello geografico in termini di rendimenti. Netti segni più, infatti, sia nella zona Euro sia in quella Dollaro, in una settimana dove il palcoscenico è stato dominato dalla riunione della Federal Reserve, molto attesa per via delle decisioni da prendere in tema di politica monetaria. In realtà, nella fase più recente, era risultato evidente come il mercato avesse già in mente un’idea precisa di quali sarebbero stati interventi e tempistiche da parte del Presidente Powell, di fatto incorporandole nei prezzi tanto delle borse quanto del mercato obbligazionario Tra le materie prime, nuova debacle per i metalli industriali (-3% il paniere), indebolito da una minore tensione in ambito inflattivo. Concetto simile per le materie prime energetiche (petrolio -3% a quota 81 $). In buon progresso l’oro (+2% a 1.818 $): i tassi reali scendono infatti nuovamente (-110 bps).