Il punto della settimana finanziaria del 22/10/2021
Buongiorno a tutti.
Nella settimana appena conclusa I mercati azionari internazionali hanno visto un ulteriore rialzo nell’ottava appena conclusa, che da continuità al trend rialzista di breve già evidenziato nella precedente settimana.. A dare una buona spinta nelle ultime settimana sta certamente concorrendo la stagione degli utili negli Stati Uniti: dopo il buon inizio con le grandi banche, l’earning season sta confermando il ritocco verso l’alto per i risultati di bilancio. Nella prossima settimana toccherà ai grandi big tech (Apple, Microsoft, Alphabet) togliere il velo agli andamenti trimestrali, con ovvie ripercussioni sugli indici di mercato. L’elemento più interessante è probabilmente il buon andamento rialzista anche i comparti tech o ad alta crescita nonostante il nuovo strappo verso l’alto dei tassi di interesse. Erano state proprio queste dinamiche, assieme a quella di Evergrande in Cina, ad aver rappresentato il mini catalizzatore dello storno visto a settembre. Proprio sul tema del real estate cinese, da annotare come il colosso immobiliare fosse arrivato quasi al proprio baratro finanziario, specie dopo la mancata acquisizione da parte di una società rivale. All’ultimo però, la cedola scaduta su uno dei bond offshore è stata pagata entro il periodo di grazia concesso, evitando, per il momento, il default ufficiale. Elementi che aiutano a distendere maggiormente il mercato e a rendere diffuso il clima di positività. Tornando all’andamento dei vari indici durante la settimana, positività per il Nasdaq 100 (+1,37%) che avvicina i massimi assoluti di inizio settembre. Meno tonico l’andamento nell’Eurozona che a fatica è riuscita a seguire Wall Street.lio. A livello globale, bene quindi Auto (con Tesla su nuovi massimi), Banche, Tech ed Health care. Tra i tematici, continua la fase favorevole per molti segmenti hi-tech e per gli auriferi mentre nell’ambito dei paesi emergenti, si evidenzia il recupero i listini cinesi dopo il ribasso degli scorsi mesi e la decisa debacle del Brasile. Torna ormai vicinissimo ai minimi annuali l’indice Vix (volatilità sull’S&P 500), sceso anche sotto 15, valori di minimo del 2021 e registrati nello scorso giugno. In ambito materie prime, in rapido declino i metalli industriali (copper -5%, alluminio e zinco -10%) mentre risale l’oro riavvicina quota 1.800 Dollari l’oncia, avvantaggiandosi della nuova discesa dei tassi reali (per l’aumento delle aspettative di inflazione). Tra i preziosi, in recupero anche l’argento. Petrolio che resta molto tonico sopra quota 84 Dollari al barile e su nuovi massimi. In ambito obbligazionario, dopo la mini pausa della scorsa settimana, nel segmento dei governativi globali, i rendimenti sono tornati a salire, con il titolo decennale che infraweek ha anche scavalcato quota 1,70%, avvicinandosi ormai ai massimi dell’anno.