Il punto della settimana finanziaria del 15/10/2021
Buongiorno a tutti, 
I mercati azionari internazionali sono tornati a manifestare tendenze positive nel breve termine grazie ad un recupero nella seconda parte delsettimana. Se si osserva l’andamento dell’S&P 500, il più importante indice americano ha confermato il ‘pavimento’ in area 4.300, area che ha fatto da vero e proprio argine nella discesa delle ultime settimane. Un 6% di calo complessivo dai massimi di fine agosto che è si è rivelato più marcato per il Nasdaq 100 (-8,5%), con i titoli più capitalizzati che hanno pagato dazio (dal -10% di Alphabet fino al -17% di Facebook). Una fase di debolezza direttamente collegata alla dinamica dei tassi di interesse che, non solo negli USA, hanno visto un rapido upside, sull’onda soprattutto dell’ancora forte momentum presente nel mondo delle materie prime. Un movimento che ha provocato qualche fastidio ai mercati che subito hanno incorporato i rischi connessi ad un generalizzato aumento dei prezzi delle materie prime . Le aziende già hanno iniziato a scaricare questo scenario sul consumatore finale (i dati di inflazione lo testimoniano, soprattutto per la componente legata all’energia) ma non vanno trascurati gli aspetti legati al mondo del lavoro. L’accelerazione sulla crescita dei salari è tangibile, parimenti al numero di persone che stanno lasciando il lavoro negli USA. Questi elementi si intrecciano con le dinamiche note nelle strozzature degli approvvigionamenti globali. Wall Street ha comunque mostrato resistenza, riuscendo a chiudere l’ottava con un buon saldo positivo: l’S&P 500 (+1,8%) si riporta in area 4.470, grazie anche alla discesa dei rendimenti del decennale USA. Di questo hanno beneficiato ovviamente anche i titoli tech, con il Nasdaq 100 che recupera terreno (+2,2%) dopo la recente sottoperformance. In ambito obbligazionario la settimana ha visto un generale ridimensionamento dei rendimenti nei governativi americani. Il tasso decennale USA dal top di periodo di area 1,60% è sceso infatti di qualche basis point, consentendo una maggiore distensione di mercato. Nell’ambito delle materie prime, trend ancora molto forte per i metalli industriali (+10% questa settimana) con i casi emblematici di zinco e rame, in aumento rispettivamente dell’11% e 20%. Resta ancora forte il petrolio, sopra gli 80 Dollari al barile (+3%) grazie alla domanda globale ancora sostenuta, ma anche le altre materie prime energetiche. In lieve rialzo l’oro (1.768 $) e in rimbalzo gli altri metalli preziosi.