Il punto della settimana finanziaria del 08/10/2021
Buongiorno a tutti
 La settimana appena trascorsa ha visto il tentativo di reazione dei mercati azionari internazionali dopo la fase debolezza vissuta nelle settimane precedenti . Da inizio settembre si è verificato infatti uno storno di circa il 6% , per trovare uno storno simile bisogna tornare a settembre/ottobre 2020 quando si verificò una fase correttiva dell’ordine del 10% . Il recente calo è stato motivato dalla preoccupazione emersa su vari fronti (aumento dei tassi, variante Delta, problemi nell’immobiliare cinese) non modificando però fina ad ora la struttura primaria del trend dell’azionario americano che resta positivo. Per quanto riguarda l’obbligazionario la fase crescente dei rendimenti del decennale americano si è fatta più strutturale: il timido doppio minimo in area 1,15% si è trasformato in un uptrend di breve che ora ha toccato area 1,60% e che mira ai livelli top a quota 1,75% registrati nella prima parte dell’anno. Il movimento verso l’alto dei rendimenti riguarda in realtà buona parte della curva, a conferma della pressione presente sui rendimenti. Da inizio 2021 nessuna asset class obbligazionaria governativa si trova in positivo, ad eccezione, ovviamente, del segmento inflation linked. Anche in Europa si sono manifestate nuovamente velleità rialziste sui tassi: il decennale tedesco è ormai ad un passo dai massimi del 2021 (area -0,10%) mentre i BTP pari scadenza hanno sfiorato quota 0,90%. Ancora molto tonico il mondo delle commodities, con il basket generale in progresso di quasi il 2%. Intonato in maniera positiva tutto il comparto energetico, con il petrolio (+4,6%) su nuovi massimi di periodo a quasi 80 Dollari al barile. Positivi i metalli industriali che riprendono nuovamente la via del rialzo. Stabile in area 1.760 l’oro che non mostra particolare direzionalità in questa fase. Per quanto riguarda la settimana entrante bisognerà fare attenzione alla conferma della ripresa degli indici americani per capire se la fase correttiva è finita, anche alla luce dei nuovi dati economici in arrivo nella settimana.