Il punto della settimana finanziaria del 03/12/2021
Buongiorno a tutti. La settimana scorsa conferma l’attuale configurazione di ritracciamento dai massimi per le principali borse internazionali, dopo i livelli di top raggiunti a metà novembre. Nella precedente ottava i segnali di debolezza si erano concretizzati nei diversi mercati (in particolare l’Europa) dopo la diffusione delle notizie riguardanti la nuova variante Omicron di Covid-19. Un movimento accompagnato anche da un aumento record della volatilità, con l’indice Vix in volata fino a quasi quota 30. Volatilità che è rimasta su livelli elevati anche nella settimana appena conclusa, dove si sono susseguite notizie sulle due tematiche più di attualità per i mercati finanziari: da una parte l’evolversi dell’emergenza pandemica mondiale (varianti, nuove chiusure economiche e sociali), dall’altra le decisioni che le banche centrali (Fed in primis) stanno per approntare per seguire la strada della normalizzazione della politica monetaria. In ambito obbligazionario hanno avuto certamente impatto le dichiarazioni che il presidente Powell ha rilasciato nelle audizioni tenute alla Camera e al Senato americani, in particolare nel rispondere ai quesiti ai parlamentari. Più di qualche desk dedicato al trading è certamente sobbalzato quando Powell ha dichiarato di ritenere ormai non più transitoria la situazione sull’inflazione (un dato di fatto ormai) e che con molta probabilità essa rimarrà alta anche nel 2022. In ambito commodities, cerca di stabilizzarsi il prezzo del petrolio che tocca minimi in area 63 $ (-26% dai massimi) durante la settimana per poi recuperare parzialmente (close a 66$). Tra le altre materie prime, contrastate sia quelle agricole che quelle industriali, a conferma della fase di volatilità sul comparto. Oro in leggero calo (1% a 1.783 $). Crolla il gas (-24%), per le attese di un caldo record negli USA per dicembre. Sperando di aver fatto a voi gradita vi auguro una buona settimana.