Il punto della settimana finanziaria del 27/08/2021

Buongiorno a tutti!

Questa settimana le borse azionarie internazionali hanno mantenuto per gran parte dell’ottava una tendenza complessivamente positiva, sia per i paesi sviluppati sia per quelli emergenti. Un andamento che ha portato l’indice azionario globale MSCI World a chiudere con un +1,8% di progresso, migliorando ulteriormente la già buona performance del 2021. Un segno più che arriva grazie soprattutto al buon tono di Wall Street, dove l’S&P500 (+1,5%) ha raggiunto un nuovo storico traguardo, mettendo la bandierina anche su quota 4.500. Più tonico il Nasdaq100 (+2,2%) che ha rotto gli indugi nelle prime sedute della settimana e ha oltrepassato con vivacità area 15.000, sfruttando al massimo il boost offerto dall’approvazione definitiva da parte della FDA del vaccino Pfizer/Biontech. La questione Covid resta un punto costante di valutazione, soprattutto sul tema della variante Delta; tuttavia, come nel 2020, pare essere un elemento di disturbo transitorio, superabile e non strutturale. L’indice Vix, dopo lo spike della settimana scorsa fin quota 25, si è poi riportato su valori decisamente più bassi, attestando la maggiore distensione dopo la mini discesa degli indici nel post Ferragosto. La dinamica positiva vista nella prima parte dell’ottava è stata accompagnata da altri elementi di valutazione da parte degli investitori, concentrati sul simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole ed in particolare all’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Un’attesa forse caricata fin troppo di importanza, anche perché diversi esponenti del FOMC hanno già dato in queste settimane qualche pillola di quanto sta valutando la banca centrale americana, ossia un primo, iniziale ritiro degli stimoli monetari, misura che va di pari passo con i miglioramenti visti sul piano economico. Gli aspetti relativi alla politica della Fed sono certamente importanti, al pari della dinamica degli utili aziendali che resta ancora caratterizzata da un buon momentum (soprattutto per USA ed Europa). Powell alla fine è stato decisamente accomodante, dando l’impressione di non voler turbare i sogni (ancora) estivi dei mercati. Per quanto riguarda le altre borse, per quelle europee l’andamento è stato meno tonico, se pur positivi: Stoxx600 +0,8%, FTSE Mib e Dax di poco sopra lo 0. I listini del Vecchio Continente sono rimasti in attesa di direzionalità da parte di Wall Street, in una settimana dove la riunione periodica della BCE non ha portato particolari novità nel contesto generale. In rimbalzo invece le borse asiatiche, sia nella componente sviluppata, sia per quella emergente. Nikkei e indici cinesi infatti recuperano terreno (+2%/+3%) dopo gli scivoloni delle scorse settimane e dove, specie per gli i listini di Pechino, era piombato un cupo pessimismo da parte degli investitori, preoccupati dai prospettati interventi normativi del governo. Prezzo del petrolio che con un +10% di variazione weekly rimbalza dai supporti/minimi di periodo. L’incidente della Pemez in Messico, tensioni geopolitiche e il calo delle scorte i driver principali. In rimbalzo anche gli andamenti delle materie prime industriali e agricole. Oro in rafforzamento (+2%) sopra quota 1.800 Dollari l’oncia.

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