Il punto della settimana finanziaria del 21/05/2021

Buon giorno a tutti!

 

L’ottava appena conclusa è stata caratterizzata da un inizio con pesanti cali focalizzati sui listini Europei, mentre nel finale vi sono stati dei recuperi che hanno fatto si che la settimana si concludesse con scostamenti, a livello di indici, di poco conto che vanno, per quanto riguarda l’Europa, da un +0,80% di Milano ad un –0,35% di Londra. 

Stessa situazione la ritroviamo sui listini Americani mentre, per quanto riguarda i mercati Asiatici, è stata una buona settimana che ha visto Hang Seng a +2,67% e Tokio a +1,76% mentre Shanghai ha chiuso con un calo settimanale del -0,8%.

 

In occidente, il tema di fondo che continua a caratterizzare i mercati, rimane l’inflazione ed il conseguente possibile aumento dei tassi. Questo tema, fino ad oggi, aveva interessato quasi esclusivamente l’America che, essendo più avanti sia con la campagna vaccinale che con la ripresa economica, aveva visto il rendimento del suo titolo di stato decennale passare, in breve tempo, da uno 0,5% ad un massimo del 1,75%, per poi attestarsi intorno all’1,65%, causando un violento abbassamento del valore dei Treasury. Oggi lo spettro dell’inflazione, con il progredire della campagna vaccinale, ha iniziato a fare capolino anche in Europa provocando il marcato calo di lunedì e, ad esempio, un innalzamento dello spread che in settimana è arrivato a toccare i 125 punti portando il rendimento del decennale oltre il punto percentuale. I dati macroeconomici che poi, nel corso della settimana sono arrivati, specie dall’America, in molti casi sotto le aspettative assieme al raffreddamento della corsa delle materie prime, hanno fatto si che la situazione si tranquillizzasse.

 

Continua il buon momento dell’oro che, storicamente, si avvantaggia negli scenari inflazionistici, chiudendo la settimana a 49,66 € al grammo, mentre permane la debolezza del dollaro nei confronti dell’Euro che chiude a 1,2194.

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