Il punto della settimana finanziaria del 30/07/2021

Buongiorno a tutti!


Quella appena passata è stata una settimana caratterizzata dalla Cina; infatti alcune decisioni del governo cinese in materia di istruzione privata e alcune sanzioni comminate ad alcune aziende , in tutto nel fine settimana, ha innescato un mini terremoto che ha visto cali significativi sui listini cinesi e, in generale, su tutta l’area asiatica. Questo inizio di settimana, non poteva non riflettersi anche sulle altre borse mondiali che però, grazie anche al parziale recupero del mercato cinese di mercoledì, ha permesso la chiusura settimanale con cali poco significativi, che mantengono la buona impostazione dei listini, specie quelli americani.

La riflessione che si apre riguarda invece i listini cinesi che hanno visto un indebolimento causato principalmente da decisioni politiche e non da fattori economici; attualmente la Cina ha accumulato un ritardo nella crescita di più di venti punti rispetto a quelli americani, a mio giudizio ingiustificato, frutto di scelte politiche volte ad evitare la speculazione (Tappering) ed impostare un modello di crescita più sostenibile per il prossimo decennio. Tali scelte, specialmente il drenaggio di parte del mare di liquidità che ha inondato i mercati, attualmente sono improponibili in occidente, ma si renderanno necessarie in futuro mentre la Cina grazie ad una democrazia “ridotta” si è potuta permettere di fare. Alla luce di queste riflessioni nei prossimi mesi si potrebbero manifestare buone opportunità di accumulo su questi listini.

Il petrolio si mantiene in area 74 $ e l’oro sopra i 49 € al grammo.

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