Buongiorno a tutti!
Quella appena conclusa è stata una
settimana positiva per le principali borse
mondiali, sostenute dall'accelerazione dei piani di vaccinazione, ad
eccezione dell’indice dei titoli tecnologici Nasdaq, penalizzato anche dalla
questione dei brevetti sui vaccini. Andando ad analizzare più nel dettaglio si
nota che a guidare i rialzi sono stati quei titoli maggiormente penalizzati
l’anno scorso dalla pandemia, come i finanziari (Unicredit + 9%) ed i
petroliferi. Per quanto riguarda il Nasdaq, nelle ultime settimane
abbiamo assistito a diversi test dei supporti ed ai relativi rimbalzi,
avvalorando così la buona impostazione nel medio termine, eventuali storni
sotto quota 13.400 fino a quota 13.250 potrebbero rappresentare
delle buone occasioni di acquisto.
Ottima settimana per l’oro che ha
rivisto le quotazioni di febbraio.
Nella parte obbligazionaria, dopo
aver assistito negli scorsi mesi all’aumento dei tassi, con relativo
deprezzamento dei titoli di stato Americani, questi ultimi hanno raggiunto dei
rendimenti interessanti, creando una situazione paradossale in cui il decennale
americano rende circa un punto in più del decennale Italiano. Questo è un
fenomeno da non sottovalutare, in quanto ci dice che più si rafforza la ripresa
(in America) più è probabile il riaffacciarsi dell’inflazione.
Alla luce di queste
considerazioni e dal progressivo aumento dello spread, ho cominciato a rivedere
tutti i portafogli specie per la parte obbligazionaria per attuare nelle
prossime settimane un ribilanciamento.